Una mossa di scacchi nel mercato calcistico: la Juventus guadagna dall’Inghilterra per investire su nuovi talenti, non escludendo le partenze.
In un contesto di mercato sempre più intricato e fluido, la Juventus si prepara a rafforzare le sue fila con la cessione di alcuni dei suoi giocatori più influenti. Tra i nomi in discussione ci sono Bremer, Vlahovic e Chiesa. Il club sta già lavorando su possibili sostituti, consapevole delle sfide associate all’attrazione di nuovi talenti, nonostante abbia una discreta somma da investire.
Uno dei principali obiettivi della Vecchia Signora è Højlund dell’Atalanta, con i primi colloqui avviati durante l’inverno. Anche Jonathan David del Lille è nel mirino, seguito da mezza Europa, inclusa una possibile mossa del Napoli in caso di distacco da Osimhen. Nonostante una competizione serrata e un prezzo iniziale di 40 milioni di euro che potrebbe salire, la Juventus ha buoni rapporti con il club francese, come dimostrato dall’affare Weah.
I limiti dello stipendio e le difficoltà di vendita
Da una parte, la Juventus riceve finanziamenti dal mercato inglese, con l’attesa di offerte per Chiesa da parte del Newcastle, Liverpool e Aston Villa, e Zakaria dal West Ham. D’altro canto, occhio ai movimenti per il gioiello canadese David, e per l’ambito Højlund. La valutazione di David supera quella di Højlund, 50 milioni contro 40-45 milioni di euro, ma una possibile trattativa per il primo non prevedrebbe contropartite tecniche.
Nessuno è intoccabile nella Juventus, e il club spera di guadagnare almeno 50 milioni di euro dalla vendita di Zakaria, McKennie e Arthur. Quest’ultimo ha l’intenzione di ritornare in Spagna, ma il suo ingaggio di 6 milioni di euro potrebbe rendere difficile una vendita.
Le restrizioni salariali rappresentano una sfida anche per altri giocatori. Szczesny e Bonucci, che guadagnano 6.5 milioni di euro a stagione, rientrano in questa lista. Tuttavia, nessuno dei due ha intenzione di cambiare squadra. Anche Alex Sandro, nonostante le offerte provenienti dalla Turchia e dall’Arabia Saudita, non ha mostrato alcuna volontà di cambiare. Si attendono proposte anche per Rugani, che guadagna 3.5 milioni di euro.